Visivamente, anime trafitte

Questo è il prediletto!
Questo quadro me lo ritrovo dappertutto ._.
Rimane comunque bellissimo, il drappo rosso è l'elemento che più mi piace.
*Sleppy*
Biricchino lui ad ispirarsi ad una prostituta morta.
Fecero scalpore *in maniera negativa* anche le caviglie scoperte e il ventre gonfio e nonmiricordoperòsonosicuracifossemoltodipiù.
*Sleppy* In ogni caso, adoro le sfumature del drappo, incondizionatamente *-*

E' vero che Caravaggio é un po' una scheggia impazzita nella storia dell'arte, però tendenzialmente é difficile già farlo rientrare nel Barocco come "stile"... Un grande anticipatore del Barocco é stato Correggio (soprattutto l'affresco nel Duomo di Parma), mentre Caravaggio é più da mettere in una linea di ricerca rinascimentale, in particolare uno dei suoi riferimenti principali é stato proprio Leonardo (chiaroscuro, indagine degli affetti, teatralità, resa "naturalistica"...)
Detto da un punto di vista stilistico, più che cronologico, ovviamente.
Poi che molti libri autorevoli lo ascrivano al Barocco é più che possibile, ma personalmente non riesco a vedere grande connessione tra le caratteristiche dell'uno e della corrente...
Persino Michelangelo lo vedo più anticipatore del Barocco, rispetto a Caravaggio.
Ci tengo a ribadire che questa é la mia opinione da "specialista" del settore, non un dato di fatto Collocare artisti in date correnti é sempre un lavoro arbitrario...
Per stare a posto con la coscienza, diciamo che Caravaggio é una figura rivoluzionaria e quindi di transizione tra un periodo artistico e uno successivo, che non si era ancora del tutto definito... Ma soprattutto il nostro amico faceva di testa sua e basta.

Per quanto riguarda i tuoi gusti (che per altro condivido) si può dire che ami artisti che hanno tutti un impatto culturale violento... In tutti loro prevale una forte personalità specifica piuttosto che l'adesione ad una scuola estetica.
Devo dire che l'artista che "stona" nella sequela che mi hai proposto, é Monet... Bisogna vedere quali quadri in particolare prediligi, nel suo caso.
Di contro, ci sono artisti che si amano per motivi "estetici" (nel mio caso, per esempio, Botticelli, per dire) e artisti che si amano studiandoli (nel mio caso, per esempio Goya).

Anch'io ho diversi artisti che amo, però non allo stesso modo... Qualitativamente, in modo molto diverso.

PS: Avete mai visto il "Caravaggio" (film) di Derek Jarman? Per gli amanti dell'artista lo consiglio vivamente...
Oltre alla Morte della Vergine mi ricordo che anche un'altra opera fu criticata dai contemporanei perché usò come modella per la Vergine la sua amante, e come modello per Gesù Bambino il suo figlio illegittimo...

La cosa che più mi affascina della tua risposta è la profonda diversità di approccio che hanno gli archeologi dagli storici dell'arte (e lo dico in senso buono): per noi è impossibile prescindere dal contesto storico, l'evoluzione è qualcosa che segue il filo rosso della sequenza temporale. ^^

(La Madonna a cui ti riferisci dovrebbe essere quella dei Palafrenieri, se non sbaglio, o quella dei Pellegrini).

Il film lo conosco! *_*

Di Goya, per curiosità, cosa stai studiando di preciso? (per via di una storia che sto scrivendo ultimamente mi sto interessando alle sue incisioni sulla tauromachia, le trovo veramente di una forza straordinaria, non mi stupische che Picasso vi abbia reso omaggio più volte)

Sugli artisti: sì, in generale, non solo nell'arte, amo tutto ciò che è innovazione, credo di aver citato Monet solo per profondo affetto adolescenziale!

In genere, comunque, quello che mi colpisce di un artista è l'impatto, le sensazioni che mi trasmette nel momento in cui mi metto di fronte a una sua opera. In tal senso ho trovato davvero straordinaria la possibilità, a gennaio, di poter vedere affiancati il San Giovanni di Leonardo e quello di Caravaggio (quello della Galleria Corsini), oppure, qualche anno prima, vedere le Grazie di Canova vicinissime al Ratto di Persefone di Bernini... è stato come percepire la presenza dell'artista in carne ed ossa, con il suo particolare modo di vedere il mondo, . ^^

(Perdona la risposta sconnessa, ma o rispondevo ora o non se ne parlava più, domani sono fuori tutto il giorno e senza internet ^^; )

Che bello, un'archeologa!
Mi sa che ognuno ha la sua deformazione personale: noi storici dell'arte ci imbarchiamo in disquisizioni infinite sullo Stile. Il contesto storico rimane importantissimo per capire la mentalità in cui un artista si trova ad operare, ma tendiamo comunque un minimo a scollegarlo quando si parla di stile.
Anche perché il concetto di "corrente" é altamente convenzionale... Alla fine il nostro approccio sta tra il metodo scientifico e una forma quasi filosofica (parlando di arte, che non é qualcosa di universalmente dimostrabile e matematico - come il buon Keith insegna - é inevitabile).
Tieni conto che io mi sto specializzando nell'arte contemporanea, che é ancora un ambito tutto da definire e da discutere, anche animosamente.
Credo che invece gli archeologi debbano essere più "metodici" per forza di cose...

I quadri di Goya che preferisco sono quelli della Stanza del Sordo, in particolare il mio prediletto é il famosissimo Saturno che divora i figli.
Ma mi piace anche il modo in cui interpreta la guerra nella Fucilazione, con un'avversione e una violenza che anticipa in qualche modo proprio il Picasso di Guernica.
Le incisioni di Goya sono una materia interessantissima, che a livello didattico ho purtroppo solo sfiorato (soprattutto l'immancabile incisione dell'uomo che dorme con la didascalia "Il sonno della ragione genera mostri"...) Mi sa che prima o poi me li dovrò studiare bene da autodidatta

L'indirizzo di arte contemporanea è molto interessante, complimenti. ^^

Diciamo che l'archeologia, per sua stessa definizione, è un ponte che collega scienze umane e scienze naturali, c'è molto rigore nel metodo ma anche grande capacità di immaginazione nel "vedere" le cose com'erano e non sono più. Soprattutto nei casi come il mio, quando l'oggetto di studio è quella cosa complicatissima che è Roma. ^^

Anch'io adoro "Saturno che divora i suoi figli", ha un impatto visivo pazzesco! *_*



L'influenza di Goya su Picasso, soprattutto nel periodo di realizzazione del Guernica, è molto più sfaccettata e profonda di quanto pensi, ed é ben documentata (e qui parlo da persona che è arrivata a leggersi pure bibliografia in spagnolo pur di documentarsi sul tema ): la posa assunta dal corpo del torero in questo quadro è ripresa para para da "El pelele" di Goya, così come allo stile delle sue incisioni è ispirata proprio questa litografia:



Se domani ho un po' di tempo vedrò comunque di recuperare in biblioteca il testo dove se ne parlava e copiare meglio il passaggio, magari ti interessa. ^^

E' bellissima. *___________*

Da buona Leonardofila appartengo pure al partito che vede in Guernica delle profonde assonanze con la mai completata Battaglia di Anghiari di Leonardo, anche se é una teoria mai comprovata.
Ma l'assonanza secondo me é evidente. Poi anche Da Vinci aveva nei confronti della guerra una forte repulsione, nonostante per sua curiosità insaziabile si lasciasse persuadere dai potenti a realizzare macchine da guerra innovative.






PS: Perché sto formato gigante? Giuro che non era mia intenzione...