Io credo che, per quanto mi riguarda, la teoria che Adrienne ha in parte escluso per se stessa possa invece calzare quasi perfettamente.
Nel senso. Sono sempre stata attirata dal mondo omosessuale, e credo che c’entrino anche episodi personali e questioni ‘familiari’ che mi hanno in qualche modo formata. (Per dire, il cugino-un-tempo-quasi-fratello di mio padre è gay. È stato una componente essenziale della mia famiglia fino a quando io avevo circa nove anni, quando a seguito di un litigio furioso si sono praticamente persi i contatti. Più o meno. Ed ecco. *rolling-eyes* Anche se mia madre gli ringhia dietro ogni volta che si fa il suo nome, io sono sempre stata affascinata da lui.^^ Per stronzo che possa essere. *rolling-eyes*)
Ma a parte questo, credo che la ragione più profonda stia proprio nella necessità di mettere quanta più distanza possibile tra *me* - me Micol più che me Roh, con i miei interessi reali e le mie reali sensazioni – e i personaggi che di volta in volta gestisco. Probabilmente perché c’è già troppo di me comunque, e se ci aggiungessi anche il sesso diventerebbe davvero un’identità.
L’ho pensato spesso, con Ash. Che se non fosse un maschio, sarebbe davvero come scrivere di me – una sorta di incrocio tra la mary-sue più bislacca e una nudità insostenibile. Il fatto che sia maschio - e che superficialmente in genere sia parecchio diverso da me – rende le uguaglianze più profonde sostenibili.
Questo tra l’altro non riguarda soltanto il discorso ‘sesso’. Per dire, è l’unica spiegazione che riesco a trovare al fatto che siano dieci anni che mi ostino a parlare di *musicisti* quando io di musica non capisco niente e praticamente neanche l’ascolto, o di pittori per cui vale lo stesso discorso. O di MATEMATICI.
Paradossalmente Albert è ancora quello con il percorso professionale più vicino al mio. *rolling-eyes*
Il punto è che tutto ciò mi mette in una posizione abbastanza complicata. *rolling-eyes* Nel senso, è un po’ come barare.^^
Anche perché io non ho *assolutamente* un modo maschile di vedere il mondo. O almeno, non credo proprio. Spero. *rolling-eyes*
Cioè, il fatto di essere una donna è parte integrante di me, e una delle cose che più *amo* di me. E penso che sia per questo che scrivere di Megan a volte mi commuove fino alle lacrime: perché è come ritrovarmi, in un certo senso. Finalmente. Dopo essermi persa per anni.
Ho cominciato a scrivere con pov maschili perché non riuscivo assolutamente a tollerare la mia voce femminile. Era troppo cantilenante – troppo ‘vischiosa’. Come rallentata. Mentre invece se cambiavo punto di vista – se cambiavo il sesso del narratore – era tutto diverso. Scivolava meglio – diventava più leggero. Più graffiante.
L’orientare i personaggi maschili verso altri maschi credo sia stato istintivo – dovuto al fatto che (per una ragione che davvero non so spiegare, invece) riesco a *leggere* molto più facilmente storie d’amore al maschile. È proprio qualcosa di istintivo: se i personaggi sono due ragazzi, mi sveglio. Se la storia è tra un ragazzo e una ragazza, deve avere anche *altro* per prendermi. E spesso non basta la buona scrittura.
Però, ecco. *rolling-eyes*
È strano. *rolling-eyes*
Perché io nella realtà non sono poi così irrimediabilente affascinata dal corpo maschile. Soprattutto se è *davvero* maschile. Nel senso, il mio ideale di bellezza maschile è un ragazzo che potrebbe essere scambiato per una ragazza.^^ *rolling-eyes* (Il che credo abbia influito particolarmente nella percentuale di androgini presente nella Rosa. *rolling-eyes*)
E questo vale per praticamente tutti i punti di vista. Della sensualità, della sintonia, anche dell’erotismo, credo. Ed è probabilmente questa la ragione per cui invece scrivo di cose che con me – con il *mio* modo di vedere - c’entrano ben poco. *rolling-eyes*
Per dire. Ho Madga ed Helene che mi affascinano *tantissimo*, ma solo l’idea di scrivere di loro mi chiude la gola.
Penso di dover maturare ancora un po’, per affrontare qualcosa che abbia il mio corpo, ecco. Che sia me in potenza. Finora, l’eccezione è soltanto Megan.
Boh.
*rolling-eyes*
Probabilmente avrei bisogno di qualche seduta di terapia, per sbrogliare tutti i casini che stanno dietro a certe scelte.^^
E questa non è comunque la sede adatta. *rolling-eyes* Solo, come al solito mi sono persa. *rolling-eyes*
A parte questo, comunque.
CITAZIONE
Ma se nella recensione della Rosa che ho lasciato all'ultimo capitolo ho detto che sembra che siate state tu e Roh a creare me!
Sono credibilissimi. Vivi. Mi stupisco a non vedermi Albert in poltrona mentre fuma e legge il giornale, Fata, sul serio.
Non hai idea del sollievo, Sammael. Il fatto che tu – e gli altri pochi ragazzi che abbiamo sentito in questi anni – abbiate potuto ritrovarvi nei nostri personaggi nonostante tutto è davvero… Non so. Un
sollievo.
Un po’ come se dopo aver fatto un pezzo lunghissimo di strada ad occhi chiusi li aprissi e scoprissi che no, non sei sull’orlo di un precipizio. E non stai cadendo, ecco. *rolling-eyes*
Il che è idiota e tutto quel che vuoi, ma davvero. A volte le paranoie sono invivibili. *rolling-eyes*