Non credo da canzoni precise. Ma tipo, c'è moltissimo di Ash nel finale di
Verranno a chiederti del nostro amore - almeno, per come vivo io lui e la canzone.
"Continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito, farai l'amore per amore o per avercelo garantito?" "Continuerai a farti scegliere, o finalmente sceglierai?"
L'ho sempre sentita un pò come una sfida rivolta a me. E Ash è me, in questo. O io sono lui.^^
Oppure, per esempio, in "Un chimico".
"Primavera non bussa, lei entra sicura: come il fumo lei penetra in ogni fessura. Ha le labbra di carne, i capelli di grano, che paura, che voglia che ti prenda per mano, che paura, che voglia che ti porti lontano."
Questo è lui, tantissimo. Di nuovo.
E
Anime Salve. Sia per Ash che per Raven, stavolta.
Più a livello di bellezza e di *pace*, però, che in versi che davvero me li ricordino.
Per Raven, poi, c'è tutto il discorso della politica, per esempio. Che Raven è la mia coscienza politica, in fondo, e la mia coscienza politica si è formata su De Andrè.
E poi
Canto del servo pastore. Che davvero è *lui* in una maniera commovente.
Dove fiorisce il rosmarino c'è una fontana scura
dove cammina il mio destino c'è un filo di paura
qual è la direzione nessuno me lo imparò
qual è il mio vero nome ancora non lo so
Quando la luna perde la lana e il passero la strada
quando ogni angelo è alla catena ed ogni cane abbaia
prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume
vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume
Sopra ogni cisto da qui al mare c'è un po' dei miei capelli
sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli
l'amore delle case l'amore bianco vestito
io non l'ho mai saputo e non l'ho mai tradito
Mio padre un falco mia madre un pagliaio stanno sulla collina
i loro occhi senza fondo seguono la mia luna
notte notte notte sola sola come il mio fuoco
piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco.
Cioè, non riesco a sentirla senza pensare a lui. E credo che pensassi a lui anche quando la ascoltavo otto anni fa, e l'amavo senza avere idea che un giorno sarebbe nato.
Poi, c'è una canzone che Bubola ha scritto per De Andrè, in occasione del decennale della sua morte, mi pare. Sta nel cd che contiene anche i rifacimenti suoi delle canzoni che hanno scritto insieme - è uno dei due inediti.
Dall'altra parte del vento.
E non so perchè. Ma dalla prima volta che l'ho sentita continuo a vederci dentro Raven con Mark, il fratello che amava.
Credo che sia perchè ad un certo punto dice:
CITAZIONE
Ho guardato i ricordi dal fondo di un bar
sopra lo specchio inclinato
e ti ho visto seduto nell’oscurità
col tuo bicchiere sul banco
col tuo bicchiere al mio fianco
E la luna passava davanti allo specchio
come se fosse un incendio
tu, fumando, mi hai detto qualcosa all’orecchio
e ancora adesso ci penso
e ancora adesso ti sento.
E non so. Cioè, non è poesia. Non è nemmeno la cosa migliore che Bubola abbia mai scritto - neanche lontanamente.
Ma a me vengono i brividi tutte le volte. Non credo di aver mai visualizzato altrettanto *nitidamente* Raven e Mark come quando hi ascoltato questa strofa. È stato un pò un colpo allo stomaco, la prima volta. E lo è ancora quasi sempre.
Insomma. *rolling-eyes*
Credo si tratti molto anche del fatto che io riconduco praticamente tutto a De Andrè e tutto a Raven&Ash. È inevitabile che qualcosa prima o poi si intersechi o sovrapponga.^^