Pagine e Agonia.

Una via di mezzo tra un sondaggio ed una discussione. Credo. Insomma.
Qui siamo tutti lettori e lettrici. Chi più e chi meno, ma lo siamo. E se ci siamo ritrovati in questo posto, è perchè ad una pagina chiediamo molte cose.
Chiediamo la riflessione. Chiediamo uno specchio per la nostra mente e il nostro umore -qualche volta chiediamo il sadismo [suo] ed il masochismo [nostro] di trovare pezzi di noi che facciano male. Qualcuno di molto saggio mi ha detto:

Se fa male, fa bene.

Qual è il libro che vi ha fatto più male?

E con questo, intendo quel dolore che alla lunga si finisce per amare. Quando, anni dopo, o pochi istanti, ti rendi conto di avere tra le mani un libro che non dimenticherai mai più. E magari quando lo rileggerai -se lo rileggerai- ti darà altro, oppure ti deluderà. Ma in quel momento lo sai.
E continuerai ad amarlo, comunque.

Su due piedi, I dialoghi con Leucò, sicuramente (prima o poi la smetterò di rompere le palle al mondo con questo libro ^^"). Poi ce ne devono essere sicuramente altri, ma ci devo pensare ^^.

Grazie per aver creato il topic. <33

Stem <333
Io *adoro* quel libro. Sono talmente innamorata de L'inconsolabile che finirò per farci la tesi. ^^""

Ddavvero? Che bello... *_____*

Il capitolo XXXIV di "Istanbul" di Orhan Pamuk, "L'infelicità è odiare se stessi e la città". Su un piano più generale, invece, "Lolita" di Nabokov. ^^

È da quando hai aperto questo topic che ci penso, Deb, ma continuo in realtà a non trovare un titolo. Ed è strano, perché pensavo ne avrei avuti a migliaia, ma...
Credo che il mio masochismo, quando si viene a letture serie, sia in realtà molto limitato. Potrei fare l'elenco dei libri che mi hanno fatto *bene*, su due piedi, ma penso che il contrario - anche se un dolore che alla lunga fa bene - sia molto più raro. Mi succede con le poesie, forse, o con qualche brano isolato. Ma penso di centellinarlo istintivamente.
E che siano rarissimi i momenti in cui me lo permetto.

Però boh, continua a sembrarmi impossibile.
Ne parlavo con Fata e lei dice che se ci fosse un libro del genere mi sarebbe venuto in mente subito, perché è quello il punto, ma io continuo a credere di averlo semplicemente rimosso. *rolling-eyes*
Il che sarebbe anche possibile, in effetti, conoscendomi...

A parte questo.

^______^
Spero che il giorno in cui smetterai, Ste, sia molto, molto lontano...^^

@Roh,

@Kuso,
Lolita è da tanto che vorrei leggerlo. Deduco che tu lo consigli ^__^.

C'è da dire che questo post nasce, in sostanza, dal mio masochismo ^^" Nel senso che vorrei leggere un libro che mi faccia male, perchè mi è capitato di rado, ed è una sensazione che non c'è davvero modo di spiegare. Scava e basta. Dipende, poi, quali strati di te va a toccare.

Riguardo a me, e saltando alcuni capitoli della Rosa [ Nel nome del padre su tutti, ma questa è storia vecchia]...
I quasi adatti, di Peter Høeg. So che se lo rileggessi sarebbe diverso. Per questo non lo rileggo. Ma è stato tremendo da leggere.
Potrei citare L'insostenibile leggerezza dell'essere, di Kundera. Ma vale solo per la seconda volta che l'ho letto [la prima avevo 15 anni e non ho capito niente ^^" ]

E poi c'è... Brilla una stella. Che è di Danielle Steel, ma non è un romanzo rosa. E' la biografia del figlio maniaco-depressivo morto suicida a 19 anni. Credo sia questo il libro che mi ha fatto più male.
E sì, non è un dolore che dopo un pò fa bene. Quel libro mi strazia sempre. Forse perchè in lui mi ci rivedo così tanto.